Solarino-Cavagrande-isola delle correnti

10/7/19

Il 10 luglio parto da Solarino di buon ora, direzione Avola antica, più precisamente casa di Gianluca, un altro compare vegano che ho conosciuto ad Enna. Sono poco più di 30km con discrete salite. Da Solarino prendo per Floridia e subito dopo giro per Canicattini Bagni. In alcuni tratti la strada è scavata nella la roccia,  bella da togliere il fiato. Passo su un ponte sopra un canyon, uno spettacolo davvero meraviglioso…insomma tutto fantastico tranne le piazzuole con tanto di cartello “non abbandonare rifiuti” dove si vede di tutto, dai più grandi frigor e lavatrici a scarpe e a tutto quello che vi viene in mente. Ah l’ essere umano, animale così intelligente e civile…. W gli animali non umani!!!

Ordunque arrivo a casa di Gianluca che sono le 9.30 e mi sembra sia già ora di pranzo. Dopo uno spuntino veloce si parte per un’ escursione facile ai laghetti. Passato il primo chilometro di vegetazione brulla e di pascoli entriamo nel vivo del canyon, con la sua vegetazione ricca.  All’ arrivo ci attende un piccolo lago immerso nella natura e una grotta che ha un segreto che non vi svelerò. Mi tuffo nell’ acqua gelida che mi dà una sferzata di energia. Meraviglioso davvero. Intanto si chiacchiera, Gianluca non solo è vegano ma anche molto spirituale e con una connessione con la natura non da tutti, ma non fraintendete, siamo solo buoni amici, io ho già qualcuno che mi aspetta al ritorno a braccia aperte.

Verso le 15 ci viene fame e decidiamo di schizzare a casa per una bella pasta di mais col pesto fatto in casa, miseri 500g in due e non pensate che lui abbia mangiato di più.

Nel pomeriggio scendiamo ad Avola e incontro la sua amica Lorenza, veganissima pure lei, che mi fa da cicerone.

Per concludere passiamo una bellissima serata in compagnia di Lorenza, Fabio e Farel, un ragazzo di 14 anni già vegetariano e sulla via del veganesimo, un ragazzo veramente maturo ed educatissimo. Ci divertiamo un sacco e mangiamo come dei maialini all’ ingrasso

11/7/19

“Oggi super escursione” mi dice Gianluca, quindi bella colazione e si parte per altri laghi. Dopo i primi chilometri ecco che ci immergiamo nella natura  incontaminata, scendendo  a picco. Pur odiando le discese mi godo il paesaggio quasi surreale. Camminiamo su sentieri e scale scavate nella roccia circa 5000 anni fa… In certi punti mi sento  Bilbo Beggins, l’ altezza c’è tutta, i piedi meno…

Arrivati ni fondo ecco un laghetto più grande di quello di ieri con delle cascatelle. Oggi fa più fresco, anzi il vento è proprio freddo. Ci mettiamo a meditare e sento una forte connessione con la natura, difficile da spiegare, ma il suono dell’ acqua fa fluire i miei pensieri  sento cose mai sentite prima… Faccio il bagno e mi sdraio su un masso in mezzo all’acqua, non posso spiegarvi oltre, sono sensazioni troppo profonde. Farò un po’ di foto.

Nel pomeriggio decidiamo di andare a visitare le grotte in alto, quindi risaliamo per un pezzo dalla stessa strada da cui siamo discesi e poi deviamo per infilarci in cunicoli antichissimi. Ecco un po’ di foto che sembrano venire dal film Lo Hobbit, in un cunicolo mi aspettavo di incontrare pure la tarantola gigante.

La sera, dopo una bella mangiata andiamo con Lorenza a visitare Noto e, po,i gelato vegan a Marzamemi.

Guardate che bello questo pesce per il riciclo della plastica!

E la piazza di Marzamemi

Infine andiamo a trovare un amico di Gianlu che ci suona e canta bellissime canzoni. Si fa tardi, ma sono felice, è stata una giornata decisamente intensa.

Ringrazio Gianluca per aver condiviso con me posti cosi magici e sensazioni così intense!

12/7

Oggi tappa costiera veramente bella, scendo ad Avola e seguo la ciclovia Sibit lungo la costa. Passato il lido di Noto proseguo fino alla fine della riserva e mi fermo in spiaggia, riposo un’ oretta buona e faccio un bagno veloce. È meraviglioso ma c’e vento, uffi.

Alle 14 riparto per poi fermarmi poco dopo a Marzamemi per due granite. Non troppo più avanti un altro stop in una spiaggetta selvaggia e pochissimo frequentata con un mare verde/blu dove mi concedo una nuotata.

Oggi pedalo a singhiozzo, a Portopalo di Capo Passero (credevo che Castiglione della Pescaia fosse una rottura da scrivere, ma ho trovato di peggio) mi fermo di nuovo ad ammirare l’isolotto.

Poi sosta cocomero sulla strada per l’ isola delle correnti. Alle 17.20 mi fermo al campeggio Captain, da dove vi sto scrivendo e dove tira un vento assurdo.

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