Triscina-Bonagia-Castellabbate del golfo

19/7

Da Triscina parto di buon ora, le sei circa, direzione Mazara del Vallo, Marsala e infine Bonagia, a pochi chilometri da Trapani, dove mi aspettano Diego, Stefania e Amelie contattati su warmshower.

Pedalare alle prime luci dell’ alba é meraviglioso, tutto tace e guardate che posti meravigliosi.

Arrivo a Mazara del Vallo verso le 7.15 e faccio colazione con un meloncino, mandorle e biscotti.

Mazara la attraverso abbastanza velocemente, ma mi colpisce questa torretta.

Prossimo obiettivo: Marsala, conosciuta per l’ omonimo vino, ma meno per le bellezze artistiche. Marsala é di origini puniche, il suo nome originale era Lilibeo, e nel museo si trovano i resti delle navi, puniche e romane, che spettacolo!

Nel parco archeologico ci sono resti sia punici sia romani e gli archeologi sono ancora a lavoro. Nell’ insula romana ecco i resti di mosaici, che mi ricordano Piazza Armerina che visitai tanti anni fa e che questa volta non ho visitato per ragioni di tempo.

Nave punica

Nave romana

 

Sono felicissima di aver visitato questo sito archeologico, la storia greca e romana mi affascina tanto.

Ed ecco, dopo Marsala, l’ Olanda con i suoi mulini a vento, e poi ditemi che non sono veloce, Marsala Olanda in meno di mezz’ ora!!!

Nel mio immaginario ho pensato di fermarmi dopo Marsala per un bagno, ma ,  beata ignoranza, che ci sono le saline e la laguna… nooo! Quello che credevo fosse un golfo é una laguna… Noooo!!! Decido allora di continuare e di fermarmi a Bonagia per un bagno.

Entrando a Trapani ecco le saline moderne, le vasche sono rosa e l’ odore é di acqua stagnante, mi viene la nausea, per fortuna uso poco il sale.

Trapani la supero passando lungo il mare, tanto poi avrò  occasione di vederla la sera.

Mi stupisco che non ci sia una ciclabile, ah no eccola, dopo pochi metri c’è un’auto parcheggiata grrr.. più avanti gente che vi passeggia tranquillamente anche se a lato c’è un comodo marciapiede.  Io urlo “das ist ein Radweg” che significa “questa è una pista ciclabile”, ma in tedesco suona più inquietante. Altra auto parcheggiata con idiota a bordo, avvicinandomi gli faccio segno e lui sbuffando si muove… Stavolta glielo dico in Italiano che è una pista ciclabile.

Alle 15.30 sono a Bonagia, faccio un bagno e incontro i miei ospiti; Diego, Stefania e la piccola Amelie. Non dimentichiamo la cagnolona Gorda, che ha accompagnato Diego nel suo viaggio in bici, la piccola Nocciola e i tre gatti, Giada Gipsy e il terzo di cui non ricordo il nome. Mi dissetano, mi  sfamano e poi andiamo insieme a Trapani perché loro espongono in un mercatino le loro creazioni: collane , anelli, bracciali. Bene , in questo viaggio sono stata ospitata solo da vegani, è bellissimo! Sono entrambi vegani, Stefania tre mesi e mezzo fa ha partorito Amelie, una bellissima bimba di 4.1kg che cresceranno vegana!

Qualche scorcio da Trapani:

20/7

Oggi tappa tranquilla, più di nuoto che di bici, sono molto stanca perchè le ultime due notti ho dormito poco, quindi decido di non andare a S. Vito e taglio per Castellammare del Golfo. Parto verso le 8.30 dopo una bella colazione con Stefania e Diego. Dopo pochi chilometri mi fermo in questo paradiso

Arrivo a Castellammare verso le 14 e cerco una spiaggia per riposare e fare altri bagni.

C’ è tantissima gente quindi scelgo una spiaggia un po’ più lontano e tranquilla. La sera invece mi fermo in un’ area di sosta camper il proprietario mi fa un prezzo più basso del camping. Ceno davanti al mare

Rifletto molto, ripenso alla mia avventura che volge al termine. Ripenso a questa terra bellissima, aspra e difficile talvolta. Ho amato questa isola, ho amato le sue rocce che si schiantano prepotenti nel mare senza lasciare spazio agli umani, ho amato i suoi fondali caraibici, le Madonie con il loro paesaggio arso, Siracusa, Enna, Catania, ho amato il viaggio nell’ antica Grecia  e l’ ospitalità degli abitanti. Ho odiato la sporcizia, la spazzatura bruciata sul ciglio della strada, il mancato rispetto per il ciclisti. Svegliatevi abitanti di questa terra fantastica, aprite gli occhi per vedere la meraviglia che avete sotto i piedi, curatela e non distruggetela per  denaro.

Se fosse valorizzata  la Sicilia non conoscerebbe crisi, non parlo del turismo di massa delle spiagge, ma quello delle escursioni, delle scalate, degli amanti delle immersioni. Basterebbe valorizzarla ma probabilmente qualcuno non vuole… A buon intenditor…

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